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Benvenuti nell'universo sonoro del nostro concept album, Frequencies from Nowhere, un viaggio interstellare che si snoda attraverso le galassie della mente e del cuore. Questo racconto musicale narra la storia di un protagonista enigmatico, il cui destino è incerto: è disperso nello spazio, immerso in un sogno, o forse è guidato da misteriose frequenze provenienti da un luogo indefinito? In ogni caso, il suo percorso è una metafora della ricerca di sé stessi, del superamento delle difficoltà e della rinascita dopo un periodo oscuro.

Il protagonista, dopo aver affrontato un periodo molto negativo della sua vita segnato da troppi impegni e dal fallimento di una relazione importante, si trova in un viaggio che è tanto fisico quanto spirituale. Mentre attraversa l'oscurità del cosmo e della propria anima, egli inizia a percepire delle frequenze sottili, messaggi che sembrano provenire da "nessuna parte", ma che risuonano profondamente dentro di lui. Queste frequenze lo guidano, come un'eco lontana, verso il riscatto e un nuovo inizio, facendogli comprendere che anche le esperienze più dolorose hanno contribuito a svelare la sua vera identità.

Lui è una figura complessa, in bilico tra realtà e fantasia, che ci porta con sé nella sua avventura attraverso lo spazio e il tempo. Ogni canzone è una tappa di questo viaggio tra le stelle, un capitolo che svela un pezzo della sua anima e della sua lotta per trovare pace e comprensione. Il percorso inizia con dubbi esistenziali e si dipana tra riflessioni dolorose, momenti di meraviglia, sfide contro le avversità, e infine una speranza rinnovata, spinta dalle frequenze invisibili che gli sussurrano una nuova direzione.

Questo album è un'ode alla resilienza umana, un invito a credere in sé stessi contro ogni avversità e un tributo all'irrinunciabile valore dell'amicizia, del supporto sincero, e delle misteriose frequenze che ci guidano verso la luce.

2/11

About

Nel 2023, la scena musicale accoglie un nuovo e intrigante “giocatore”: gli stArt, Il nome della band ha un significato profondo, rappresentando un progetto a lungo meditato ma spesso rimandato, non solo per ragioni artistiche ma anche a causa di svolte importanti nelle vite private dei musicisti. È in essenza, un nuovo inizio, una svolta, una rinascita. Nati dall’esperienza, dall’amicizia e dalla passione di Andrea Vettore (voce) e Riccardo Fazion (tastiere), entrambi veterani con un passato in band come Notre Dame e MassMedia, gli stArt si propongono come una nuova frontiera nella musica rock. Specializzati in un genere che attinge all’hard rock degli anni ‘80 e ‘90, con influenze che vanno dagli Europe a Bon Jovi, il loro stile è ulteriormente distintivo per l’uso massiccio di tastiere/sintetizzatori e per i brani cantati sia in italiano che in inglese, rendendo il tutto ancor più musicale e rock! Per la registrazione del brano (presso lo studio “Le Pareti Sconnesse di Pasquale Ronzo) si sono avvalsi di grandi amici musicisti: Pietro Micheletti alla batteria e Gianluca Peretti al basso. L’aggiunta di Jonathan Gasparini (Mamamicarburo, Marco Ligabue) come special guest, responsabile della registrazione di tutte le chitarre, eleva il progetto a nuovi livelli di profondità e complessità.

Il loro primo singolo, “Kids Of The Dragon”, in uscita il 29 settembre, scritto e composto dalla coppia Vettore/Fazion, è molto più di un potente inno rock. È una riflessione critica sull’equilibrio sempre più precario tra creatore e creato in un’era dominata dall’intelligenza artificiale. Immaginate un uomo che utilizza software avanzati per dar vita a un’immagine di un drago artificiale. Questo drago, però, soffre in silenzio, confuso sul suo ruolo e dal suo stesso esistere, mentre il suo creatore umano lotta per mantenere il proprio posto in un mondo in veloce cambiamento. Ma sarà veramente così? Il brano affronta il paradosso esistenziale di un mondo in cui l’uomo e la macchina sono intricatamente intrecciati. Creare o essere creati? È la questione etica e filosofica che “Kids Of The Dragon” pone, incanalando le ansie e le speranze di un’epoca in cui la distinzione tra creatore e creato è sempre più sfocata. Con il lancio ufficiale di “Kids Of The Dragon”, gli stArt non solo dimostrano la loro ecletticità e talento musicale, ma aprono anche un dialogo cruciale sulle sfide etiche e sociali che attendono l’umanità. Grazie ad ogni membro della band e all’apporto speciale di Jonathan Gasparini, questo singolo non è solo un tormentone da cantare, ma un invito a confrontarsi con le questioni più urgenti del nostro tempo, tutto attraverso il medium evocativo della musica. Il singolo apre un percorso artistico che porterà alla realizzazione di un album, previsto nell’ottobre 2024, nel frattempo durante il viaggio ci saranno altre tappe ricche di sorprese e di buona musica. Gli stArt hanno deciso di condividere il loro progetto con l’etichetta PMS Studio, distribuiti da Virgin Music Group.