Gli Start
Nuovo singolo
START
Il testo del brano alterna l’italiano e l’inglese, mantenendo una continuità stilistica iniziata con il loro primo singolo “Kids Of The Dragon“. Il nuovo singolo, racconta una storia di rinascita e di nuovo inizio dopo la fine di una relazione logorata dal tempo. Il protagonista, durante un viaggio metafisico nello spazio, riflette sui momenti decisivi della sua vita. La consapevolezza della necessità di cambiare si scontra con l’incapacità di rompere le catene della routine quotidiana. La sequenza e l’alternanza di emozioni quali rabbia, tristezza, accettazione culminano nella determinazione di ripartire da zero: “it’s time to start again“. Le chiare metafore legate allo spazio suggeriscono una ricerca di aiuto e di nuovi orizzonti da esplorare, un viaggio interiore verso la libertà.
Musicalmente, “Start” si inserisce nel filone dell’hard rock melodico, richiamando le sonorità di band come Europe, Bon Jovi e Skid Row. Le chitarre graffianti e incisive, arricchite da tastiere ben presenti, creano un sound compatto e accattivante. La sezione ritmica, solida e potente, con una linea di basso molto eclettica, fornisce un supporto ritmico stabile che sostiene l’intero brano. L’arrangiamento è curato nei dettagli, mostrando una padronanza compositiva che omaggia i grandi del rock, mantenendo però una freschezza e un’originalità proprie. Il singolo vede la partecipazione di musicisti di spicco nel panorama musicale italiano e internazionale. Oltre ai membri Giorgio Velotti alla chitarra e Pietro Micheletti alla batteria, il duo stArt si avvale della presenza di Jonathan Gasparini (Mamamicarburo, Marco Ligabue), che contribuisce con le sue ritmiche e i suoi assoli di chitarra a integrarsi in modo naturale nell’anima del brano. La parte di basso è stata pensata e composta dal polistrumentista Michele Luppi (tastierista degli Whitesnake), aggiungendo così un tocco unico e riconoscibile.
Kids of the Dragon
Film

About

Nel 2023, la scena musicale accoglie un nuovo e intrigante “giocatore”: gli stArt, Il nome della band ha un significato profondo, rappresentando un progetto a lungo meditato ma spesso rimandato, non solo per ragioni artistiche ma anche a causa di svolte importanti nelle vite private dei musicisti. È in essenza, un nuovo inizio, una svolta, una rinascita. Nati dall’esperienza, dall’amicizia e dalla passione di Andrea Vettore (voce) e Riccardo Fazion (tastiere), entrambi veterani con un passato in band come Notre Dame e MassMedia, gli stArt si propongono come una nuova frontiera nella musica rock. Specializzati in un genere che attinge all’hard rock degli anni ‘80 e ‘90, con influenze che vanno dagli Europe a Bon Jovi, il loro stile è ulteriormente distintivo per l’uso massiccio di tastiere/sintetizzatori e per i brani cantati sia in italiano che in inglese, rendendo il tutto ancor più musicale e rock! Per la registrazione del brano (presso lo studio “Le Pareti Sconnesse di Pasquale Ronzo) si sono avvalsi di grandi amici musicisti: Pietro Micheletti alla batteria e Gianluca Peretti al basso. L’aggiunta di Jonathan Gasparini (Mamamicarburo, Marco Ligabue) come special guest, responsabile della registrazione di tutte le chitarre, eleva il progetto a nuovi livelli di profondità e complessità.

Il loro primo singolo, “Kids Of The Dragon”, in uscita il 29 settembre, scritto e composto dalla coppia Vettore/Fazion, è molto più di un potente inno rock. È una riflessione critica sull’equilibrio sempre più precario tra creatore e creato in un’era dominata dall’intelligenza artificiale. Immaginate un uomo che utilizza software avanzati per dar vita a un’immagine di un drago artificiale. Questo drago, però, soffre in silenzio, confuso sul suo ruolo e dal suo stesso esistere, mentre il suo creatore umano lotta per mantenere il proprio posto in un mondo in veloce cambiamento. Ma sarà veramente così? Il brano affronta il paradosso esistenziale di un mondo in cui l’uomo e la macchina sono intricatamente intrecciati. Creare o essere creati? È la questione etica e filosofica che “Kids Of The Dragon” pone, incanalando le ansie e le speranze di un’epoca in cui la distinzione tra creatore e creato è sempre più sfocata. Con il lancio ufficiale di “Kids Of The Dragon”, gli stArt non solo dimostrano la loro ecletticità e talento musicale, ma aprono anche un dialogo cruciale sulle sfide etiche e sociali che attendono l’umanità. Grazie ad ogni membro della band e all’apporto speciale di Jonathan Gasparini, questo singolo non è solo un tormentone da cantare, ma un invito a confrontarsi con le questioni più urgenti del nostro tempo, tutto attraverso il medium evocativo della musica. Il singolo apre un percorso artistico che porterà alla realizzazione di un album, previsto nell’ottobre 2024, nel frattempo durante il viaggio ci saranno altre tappe ricche di sorprese e di buona musica. Gli stArt hanno deciso di condividere il loro progetto con l’etichetta veronese Andromeda Relix.

ottobre 2024
Stay tuned